Parecchi non apprezzano gli eBook. Altri invece lodano soprattutto il risparmio economico e spaziale che i questi ultimi riescono a garantire. I megabyte non occupano tanto spazio, Guerra e Pace invece sì. A me piace da morire girare con una vera e propria biblioteca nella borsa. Piace anche il fatto che l'editoria digitale abbia aperto la strada a una pluralità di volumi che in formato cartaceo non avrebbero avuto possibilità di esistere per questioni di mercato o dimensione.
Con gli eBook si possono trovare molti lavori interessanti, di lunghezza relativamente breve o che affrontano argomenti particolarmente di nicchia. Qualche giorno fa ad esempio ho investito novantanove centesimi nel volumetto di circa quaranta pagine Cthulhu: chi era costui? Viaggio alle origini di un mito pop moderno di Yuri Abietti, autore che conosco per via di alcune sfiziose antologie di creepypasta.
Fermo restando che io adoro Lovecraft, il Necronomicon e tutto il suo universo narrativo, ho trovato il lavoro molto interessante. Una lettura stimolante lunga un viaggetto in treno. Se si dovesse avere poca confidenza con Cthulhu, oltretutto su Amazon si può acquistare l'edizione eNetown de Il richiamo di Cthulhu a meno di cinquanta centsimi.
Magico universo dell'editoria digitale!
Tra l'altro oggi ho anche visto un interessante mediometraggio di cui ignoravo l'esistenza e che ho scoperto proprio grazie al piccolo saggio di Abietti. Sto parlando di The Call of Cthulhu, film del 2005 diretto da Andrew Leman e distribuito dalla H.P. Lovecraft Historical Society. Si tratta di un film muto, girato in bianco e nero e studiato per apparire come una pellicola degli anni Venti. Il lavoro in questione rappresenta il primo adattamento cinematografico relativo all'omonimo racconto di Lovecraft e nella sua breve durata (45 minuti) riesce a descrivere perfettamente le atmosfere che contraddistinguono il testo del solitario di Providence.
Per chiudere in bellezza segnalo anche (per chi non la conoscesse) l'app gratuita Cthulhu Virtual Pet, che permette di prendersi cura di un piccolo cucciolo di Cthulhu come fosse il classico pulcino del Tamagochi.
Che poi non è che si parli così tanto di zombi. Ogni tanto si va avanti con questo racconto a puntate e poco più. Si discuterà pure d'altro. Non so cosa, ma altro. Zebre mannare, ad esempio. Pomodori assassini, forse (sì, i nemici di George Clooney). Robe di questo genere, insomma. Slender Man. Qualche creepypasta qua e là. Un po' di spazio verrà sicuramente concesso al poliedrico autore Joseph Carrà, altro a dei disegnini simpatici. Poi chissà. Si vedrà. Quello che certamente non troverete all'interno di questo blog saranno le inserzioni pubblicitarie con AdSense e altri lettori.
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